Donne e STEM: perché è importante scegliere facoltà scientifiche

Donne e STEM: perché è importante scegliere facoltà scientifiche

Programma

In Italia, ancora oggi,  il divario di genere nelle materie STEM è molto elevato, nonostante qualche piccolo passo avanti degli ultimi anni. E’ importante, allora, condividere la testimonianza diretta di donne scienziate che lavorano in Italia e all’estero in ambiti differenti  e  riflettere insieme sull’importanza dell’ Obiettivo 5 dell’Agenda 2030: “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze.” 
Scegliere una facoltà scientifica è una grande opportunità per se stessi e per il bene del sistema paese. Ne daranno dimostrazione i protagonisti di questa speciale lezione. 
Serena Giacomin, fisica dell’atmosfera, presidente dell’Italian Climate Network, insieme a Luca Perri, astrofisico, noto divulgatore scientifico dialogheranno con Anna Grassellino, ingegnere elettronico, scelta per guidare al Fermilab di Chicago il team che realizzerà il computer quantistico più grande al mondo; Alessandra Sciutti, ricercatrice responsabile del Laboratorio di Robotica Cognitiva e Interazione dell’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia dove studia come un robot interagisce con un essere umano; Cristina Scelzo, responsabile del laboratorio di Biologia delle cellule B maligne e modellazione 3D dell’Ospedale San Raffaele di Milano; Raffaella Di Micco, capo del laboratorio di Senescenza cellulare all’Istituto Telethon del San Raffaele di Milano dove studia le cellule staminali, in particolare quelle del sangue per sviluppare terapie geniche.

Relatori

  • Raffaella Di Micco

    Raffaella Di Micco

    Dopo una laurea in Biotecnologie mediche presso l’Università Federico II di Napoli e un dottorato in Medicina molecolare conseguito all’IFOM di Milano nel 2008, Raffaella di Micco si sposta negli USA, dove fa ricerca per diversi anni presso la New York University. Nel 2016 rientra in Italia grazie al sostegno di Fondazione Telethon e apre il laboratorio di Senescenza cellulare all’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (SR-Tiget) di Milano, dove indaga come rendere ancora più efficienti ed efficaci le strategie terapeutiche innovative basate sull’ingegnerizzazione di cellule staminali del sangue, che in questi anni hanno dato risultati straordinari per il trattamento di malattie genetiche rare. Nel 2020 Raffaella Di Micco ha vinto due premi importanti: il prestigioso finanziamento ERC “Consolidator Grant” e il Robertson Stem Cell Prize da parte della New York Stem Cell Foundation, dedicato agli scienziati considerati innovatori e in grado di esplorare nuove strade nel campo della ricerca scientifica sulle cellule staminali.

  • Anna Grassellino

    Anna Grassellino

    Direttore del National Quantum Information Science Superconducting Quantum Materials and Systems Center, Senior Scientist del Fermilab e responsabile della divisione Fermilab SQMS. La sua ricerca si concentra sulla superconduttività a radiofrequenza, in particolare sulla comprensione e il miglioramento delle prestazioni delle cavità SRF per consentire nuove applicazioni che vanno dagli acceleratori di particelle ai rivelatori alla scienza dell'informazione quantistica. Grassellino è membro dell'American Physical Society e ha ricevuto numerosi premi per i suoi contributi pionieristici. Ha conseguito un dottorato di ricerca in fisica presso l'Università della Pennsylvania e un master in ingegneria elettronica presso l'Università di Pisa.

  • Cristina Scielzo

    Cristina Scielzo

    Dopo la laurea triennale a Genova e la laurea magistrale in Biotecnologie Mediche, Molecolari e Cellulari presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, nel 2012 Cristina Scielzo consegue il dottorato in Fisiologia all’Università Statale di Milano e svolge un periodo di ricerca al CNIC di Madrid, in Spagna. Oggi è responsabile del laboratorio di Biologia delle cellule B maligne e modellazione 3D presso la Divisione di Oncologia Sperimentale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Durante questi anni ha focalizzato i suoi interessi di ricerca sull'interazione tra le cellule leucemiche e il microambiente, ricreando in laboratorio un modello tridimensionale per lo studio della Leucemia Linfatica Cronica per comprendere come le cellule tumorali interagiscano con l’ambiente circostante. Le sue ricerche sono finanziate da AIRC (Associazione Italiana per la ricerca sul cancro) e recentemente ha ricevuto un prestigioso finanziamento da parte dell’European Hematology Association (EHA).

  • Alessandra Sciutti

    Alessandra Sciutti

    Ricercatrice responsabile dell’unità CONTACT – Cognitive Architecture for Collaborative Technologies (https://www.iit.it/it/research/lines/contact) presso l’Istituto Italiano di Tecnologia. Laureata in Bioignegneria e con un Dottorato in Tecnologie Umanoidi conseguto presso l’Università di Genova. Dopo due periodi di ricerca in America e in Giappone, nel 2018 ha ricevuto un prestigioso finanziamento europeo ERC-Starting Grant per giovani ricercatori con il progetto wHiSPER (www.whisperproject.eu ), mirato a stabilire una comprensione reciproca tra uomini e robot.  La sua ricerca è volta allo studio dei meccanismi sensoriali, motori e cognitivi alla base dell’interazione umana, con l’obiettivo tecnologico di progettare robot in grado di interagire in modo naturale con noi uomini.
    Website: https://www.iit.it/people/alessandra-sciutti

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